Viviamo in un epoca in cui le telecomunicazioni ci bombardano con qualunque tipo di informazione, messaggi, voci....
Il credente in Cristo assume alla luce della Scritture il ruolo di araldo ovvero di annunciatore del messaggio di salvezza rivolto all'umanità. In Luca 3,1-6 troviamo la figura di Giovanni Battista che fu l'annunciatore della venuta del Figlio di Dio, rivestendo così il moderno ruolo del comunicatore. Oggi la società viene condizionata dalle tante voci che si sentono, a prescindere dal campo di riferimento... ecco perchè il credente deve essere stimolato ad essere l'altoparlante di Dio attraverso una vita di testimonianza vissuta realmente seguendo la volontà del Signore.
Giovanni nacque in una famiglia che viveva la cultura ebraica nel modo più formale possibile, essendo suo padre Zaccaria un sacerdote; tale origine lo facilitò nell'esprimere al popolo l'invito del Padre Celeste ad avere un confronto diretto con Lui attraverso Gesù. Dal testo di Luca 3 vediamo i verbi ai quali Giovanni, e di riflesso il credente oggi, doveva fare riferimento per realizzare il piano divino nella veste di primo "speaker evangelico":
- preparare - Dio vuole temprarci secondo la sua volontà per il raggiungimento del "successo" spirituale
- raddrizzare - Nel nostro cammino cristiano, Dio vuole raddrizzare il modo
di agire accettando una nuova mentalità, secondo il Suo piano.
- appianare - Dio vuole facilitare la realizzazione della Sua volontà in
noi in modo da gratificare le nostre vite.
In conclusione, il credente in Cristo deve necessariamente svincolarsi dai
condizionamenti umani che impongono canoni o riti cerimoniali per avere una
vita appagante con Dio e questo è possibile se siamo disposti a farci
modellare da Lui e di conseguenza ad essere... delle voci per Dio!
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